Il gioco utilizzato come uno strumento didattico

 

“La sostenibile leggerezza dell’essere bambini” è una proposta formativa opzionale per i futuri docenti nella quale il gioco ha un ruolo importante. Ne ho parlato con Tommaso Corridoni al DFA di Locarno.

Per lei il gioco ha un ruolo importante nell’ambito dell’insegnamento, tanto da averlo inserito quale elemento centrale di un suo corso sull’ESS, perché?
L’essenza del gioco è la partecipazione poiché consente di creare una situazione dove le persone si mettono a disposizione volontariamente e partecipano, un po’ per divertimento e un po’ per sfida. L’interessante nel gioco è la sua dualità con una componente metaforica, il mettersi in gioco, il “far finta” fatto di divertimento ma anche riflessione, e una componente estremamente concreta, il giocare e voler vincere seguendo le regole.

Mettersi in gioco e “far finta” quali divertimento ma anche riflessione

A scuola esso può diventare non un fine, ma un mezzo, uno strumento di misura utile a fini didattici. Nell’ambito dell’ESS il gioco è un perfetto innesco per delle situazioni-problema tipiche dello sviluppo sostenibile per cui vanno trovati degli equilibri fra i saperi, le regole - che possono essere codificate addirittura in maniera quantitativa – e i valori, le scelte delle persone – che non sono quantificabili. Trovare uno o più di questi equilibri è una delle sfide fondamentali dell’ESS.

Continuare a leggere

Intervista video (4'35) - versione corta

Intervista video (44'39") - versione completa

Informazioni complementari

Ventuno 1 | 2019 Giochi e ESS

Alcuni dei giochi nati dal progetto di Tommaso:

  • Ho il diritto di guardare la TV (link)
  • Siamo uguali ma diversi (link)
  • La città di Coldrerio sulla tovaglia (link)

 

Contatto