"Il sovrasfruttamento o la tragedia dei beni comuni". Il sottotitolo rivela di cosa si tratta: partendo da un gioco dove gli studenti pescano individualmente - da uno stagno virtuale comune, che ha una capacità limitata - l'uso insostenibile di risorse liberamente accessibili, i cosiddetti beni comuni, è reso immediatamente tangibile. Gli studenti entrano nel ruolo dei pescatori che pescano nelle stesse zone. Da un lato hanno un interesse individuale a catturare il maggior numero possibile di pesci, dall'altro, dal punto di vista della comunità d'uso, avrebbe senso rinviare la massimizzazione del profitto a favore della conservazione dello stock ittico. Il gioco è seguito da una fase di riflessione e da una fase di trasferimento, in cui il dilemma viene trasferito ad altri esempi e si discutono soluzioni per un uso sostenibile. Il materiale è adatto per la formazione professionale e i licei, in particolare nelle materie di economia, società, ecologia, geografia e storia. Per le lezioni nel senso dell'ESS, vale la pena approfondire il trasferimento e dare più spazio agli esempi di vita quotidiana (scuola, tempo libero) e alle sfide attuali con i beni ambientali (ad es. clima, acqua).
Beni comuni | Pesca allo stagno
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