Ato ha 10 anni e vive con i suoi tre fratelli nella casa degli zii e della zia che abitano a Ouagadougou, la capitale del Burkina Faso nell’Africa occidentale conosciuta anche col nome di Ouaga. Nel villaggio di origine i suoi genitori non erano più in grado di provvedere al sostentamento dei figli e li hanno quindi dati in affidamento. Ato va a scuola malvolentieri, arriva spesso in ritardo e si annoia. Benché i suoi maestri si diano da fare per
insegnargli a leggere, contare e scrivere, Ato pensa soltanto a giocare a calcio con i suoi amici e, soprattutto, a lavorare in un’officina meccanica. Con molta pazienza, il suo capo gli insegna tutto quanto ha bisogno per realizzare un giorno il suo sogno, ossia dirigere la propria officina e formare a sua volta degli apprendisti.