Moussa ha 12 anni e vive con tre fratelli e sei sorelle in un villaggio della savana nell’est del Niger, a 1000 chilometri di distanza dalla capitale Niamey. I suoi genitori fanno parte di un popolo di pastori denominato Fulani e allevano capre e mucche. Suo padre è la massima autorità nella regione. Come la maggior parte degli adulti non sa né leggere né scrivere e per questo motivo manda a scuola il figlio. Per arrivarci Moussa, che da grande sogna di fare il veterinario, deve camminare per mezz’ora. Le bambine, per contro, restano a casa ad occuparsi del bestiame e vengono fatte sposare presto. Di conseguenza, a scuola i ragazzi sono molto più numerosi. La maestra affronta il tema durante le lezioni ed esorta i bambini a parlarne con i genitori. Al venerdì Moussa può accompagnare suo padre al mercato, dove gli insegna molte cose sul bestiame e sul commercio. La domanda della maestra, perché i genitori non mandino a scuola le figlie, induce il padre a cambiare opinione. Moussa si rallegra che ora anche le sue sorelle possano frequentare la scuola.