Perché se Luca abbandona nel parco di Agno il contenitore del suo succo di frutta, Ernesto, un capodoglio che vive nel mar Mediterraneo, potrebbe sentirsi male e, addirittura, rischiare la propria vita?
Ecco un mistero che richiede di indagare su due fatti che inizialmente non sembrano avere nulla a che fare uno con l’altro. In realtà l’abbandono della confezione di un succo alle nostre latitudini e il malessere di un capodoglio nel mar Mediterraneo sono strettamente collegati. Gli allievi e le allieve sono chiamati a rispondere alla domanda complessa costruendo, argomentando e trovando le connessioni fra i vari indizi la propria soluzione. La sfida dello sviluppo sostenibile è proprio quella di pensare in modo sistemico, ovvero di considerare le connessioni causa-effetto dirette o indirette e altre relazioni tra i diversi eventi in un’ottica spazio-temporale molto ampia.
Questa guida online ha lo scopo di accompagnare i e le docenti del 1° ciclo nella progettazione di un percorso didattico basato sul metodo mystery illustrando tutti i passi necessari per lavorare in classe. Il valore aggiunto della guida è il fatto che lascia la libera scelta del tema che si vorrà toccare in classe, alcuni si prestano bene per fare dell'ESS, come nell'esempio citato "Il caso di Ernesto" che riguarda l'inquinamento dell'acqua in particolare con le (micro-)plastiche.
Il primo ciclo è la fase in cui l’attenzione si focalizza sulle esperienze piuttosto che sui contenuti disciplinari. Le modalità indicate per affrontare questi temi che combaciano con il metodo mystery sono le attività esplorative, ludiche, sociali e progettuali. Questi riferimenti evidenziano come l’utilizzo del metodo all’interno di un 1°ciclo sia particolarmente adeguato.
La competenza trasversale maggiormente sviluppata attraverso questo tipo di lavoro è il “pensiero riflessivo e critico”