La crescita economica è davvero utile?
Il documentario della regista Julia Fritsche tratta la questione dell'utilità della crescita economica e constata che viviamo una contraddizione.
Il filmato mette anche in discussione l'orientamento al prodotto interno lordo (PIL), in quanto con quest'ultimo si valutano solo le prestazioni economiche sul mercato. Questo valore non contempla invece i lavori domestici, il lavoro a favore della famiglia, il volontariato o l'autosufficienza, ossia tutte attività non retribuite, e neppure i costi per la natura.
Il gatto
Il gatto vuole preparare una minestra ai topi seguendo la ricetta, che da sempre ha utilizzato. Inizia quindi col prendere gli ingredienti, topolini vivi compresi. Una volta sul tavolo della cucina, questi ultimi iniziano però a giocherellare coinvolgendo nelle loro attività il gatto che a sua volta si diverte. A questo punto, il gatto non se la sente proprio più di metterli nella pentola insieme agli altri ingredienti della minestra. Preferisce invece condividere e mangiare la minestra di verdure insieme ai topolini.
I computer hanno dei pregiudizi?
Intelligenza artificiale, pregiudizi, razzismo, decisioni morali
Il breve documentario "I computer hanno pregiudizi?" si chiede se non sia più sensato lasciare le decisioni morali all'IA (intelligenza artificiale), che non è guidata da emozioni e pregiudizi come noi umani.
Ridoy
Lavoro minorile per le scarpe da calcio
Ridoy ha 12 anni e vive con i genitori e tre fratelli e sorelle nel quartiere Hazaribagh di Dacca, Bangladesh. Per aiutare economicamente la sua famiglia, lavora da due anni in una delle tante concerie del quartiere. È un lavoro difficile, in un ambiente estremamente sporco e inquinato che mette a rischio la sua salute. Come la maggior parte dei suoi compagni di classe, Ridoy non frequenta la scuola. Non ha né il tempo né i soldi per istruirsi e svolgere una formazione.
One Word
La Repubblica delle Isole Marshall è una nazione insulare nell'Oceano Pacifico, composta da due catene di isole quasi parallele, con un totale di 29 atolli, circa 1225 isole maggiori e minori e 870 scogli. La maggior parte delle Isole Marshall si trova a meno di 1,8 metri sopra il livello del mare. A causa del cambiamento climatico e dell'innalzamento del livello del mare, le previsioni negative prevedono che le isole saranno inabitabili entro il 2050.
"One Word" è un film documentario sull'impatto del cambiamento climatico sulle Isole Marshall ed è stato concepito e girato in collaborazione con la popolazione locale. "We are not drowning, we are fighting" (Non stiamo annegando, stiamo combattendo) è il sottotitolo del film "One Word". Questo è anche l'atteggiamento che gli abitanti delle Isole Marshall che hanno partecipato alla realizzazione del film vogliono trasmettere con questo documento. Grazie all'approccio partecipativo, il film è riuscito a mostrare non solo la reale minaccia della crisi climatica, ma anche i punti forti, le speranze e la volontà di adattamento di questa popolazione.
Energia rinnovabile per tutti
Questo film – una versione ridotta del film realizzato per il grande schermo intitolato «La 4a rivoluzione» – mostra una visione: un mondo il cui approvvigionamento energetico è accessibile a tutti, economicamente abbordabile e garantito al 100% da fonti rinnovabili. Il film promuove un cambiamento radicale dell’approvvigionamento energetico e illustra come potrebbe essere il passaggio verso le energie rinnovabili attraverso gli esempi di Danimarca, Mali, Spagna e Cina.
Frontière (Frontiera)
Due figure di plastilina dal colore di pelle diverso l’una dall’altra s'incontrano. Ciascuna vorrebbe che l'altra cedesse il passo. Invece di mettersi d'accordo, tutte e due cominciano a constuire molto un muro intorno a loro. Solo alla fine si accorgono che cosí hanno creato un vero labirinto dal cuale non c’è via di scampo…
Il conto
Chi paga per i bolidi a motore che “succhiano“ benzina, i viaggi in continenti lontani e i campi da golf nel deserto? Il cortometraggio mostra in modo provocatorio e divertente, ma non accusatorio, le ripercussioni del nostro stile di vita energivoro sul clima e sulle persone che vivono nei cosiddetti Paesi in via di sviluppo.
La Buena Vida - La bella vita
Il film racconta dell’estrazione del carbone nel nord-est della Colombia. La miniera di Cerrejón, che con i suoi 700 km2 è la miniera di carbone a cielo aperto più grande al mondo, si espande sempre più vicino al villaggio di una comunità Wayúu, che dovrà essere spostata altrove. Alla fi ne di lunghe trattative, la popolazione accetta la proposta, a patto che vengano soddisfatte alcune condizioni. La multinazionale mineraria non rispetta però gli accordi.
Sulle orme dei bambini nei Senegal
Aicha, 12 anni, e le sue amiche Manjara, Philippa, Philippa la grande, Seynabou nonché i due giovani Ousmane e Saliou vivono nel piccolo villaggio di Ndondol, a tre ore di macchina in direzione orientale rispetto alla capitale del Senegal Dakar. La loro vita è contraddistinta da lunghi tragitti, in particolare per recarsi a scuola, al mercato, per andare a prendere l’acqua o addirittura per spostarsi nella metropoli Dakar che si trova sul mare nell’Africa occidentale.