Intelligenza artificiale: un tema per l’ESS

Testo: Dr. Isabelle Bosset

Pagina precedente

Come sviluppare competenze ESS per concepire l’intelligenza artificiale

L’intelligenza artificiale (IA) affascina, sorprende e preoccupa. In molti ambiti fa già parte della vita quotidiana. Gli insegnanti e le insegnanti si interrogano sulla velocità dei suoi recenti sviluppi tecnologici e sulla sua messa a disposizione del grande pubblico – fra cui l’emblematica ChatGPT. Per sviluppare nelle allieve e negli allievi le competenze necessarie per capire l’IA e occuparsi di questo tema, l’ESS offre diverse vie da seguire.

Dai fenomenali progressi tecnologici agli usi dell’IA

Oggi, i progressi dell’IA (ri)propongono la questione dell’esecu­ zione di attività finora svolte dagli esseri umani. Quali mansioni svolte in quali professioni saremmo disposti a delegare – total­mente o parzialmente – all’IA: quelle di un’infermiera, un pilota, una soldata, un giudice, una poliziotta? Quando si parla di ricor­ rere all’IA, in ognuno di questi casi sono presenti opportunità e rischi in relazione alla sicurezza, alla libertà e alla democrazia. Anche nel contesto delle problematiche relative alla sostenibi­ lità, l’IA presenta vantaggi e svantaggi. È quanto hanno eviden­ ziato Khakurel et al. (2018), facendo riferimento a tre delle cinque dimensioni della sostenibilità: ecologia, società ed economia.

Nella tabella 1 sono riportati tre esempi esplica­tivi tratti dal loro articolo. Partendo da questi esempi, si capisce che di per sé l’IA non è né “buona” né “cattiva” e che sol­ leva una domanda fondamentale: che tipo di società vogliamo? Per rispondervi, gli esseri umani dovranno giudicare e prendere decisioni ponderate, basate su una buona conoscenza dell’IA, da un lato, e su competenze che permet­ tono loro di metterla in discussione, dall’altro.

Tabella 1: Impatti positivi e negativi dell’IA nelle tre dimensioni della sostenibilità.
¹L’esternalizzazione designa il fatto di affidare determinati compiti a un fornitore di servizi esterno.

Lavorare sulle domande sollevate dall’IA nell’ambito dell’ESS

Come può l’insegnante lavorare su queste do­ mande in classe in un’ottica ESS, il cui obiettivo è favorire l’autonomia di pensiero e di azione dei giovani e delle giovani? Prima di tutto, occorre presentare fatti correlati all’IA: come funziona e dove viene applicata. Poi, si devono mettere in discussione le conoscenze acquisite, per esempio partendo dai possibili impatti dell’IA sulle dimensioni della sostenibi­ lità (Nishant et al., 2020). In questo modo, i valori correlati a determinate scelte, come l’uso del riconoscimento facciale a fini di sicurezza, vengono discussi e preparano allieve e allievi a formarsi un’opinione.

L’ESS raccomanda uno “sviluppo sostenibile”. L’IA permette di ripensare le esigenze degli esseri umani e la nostra relazione con l’ambiente alla luce degli sviluppi tecnologici. In questa fase, l’insegnante può proporre ad allieve e allievi di immaginare una visione ottimistica del futuro che associ l’IA, le esigenze degli esseri umani e i limiti planetari. L’ESS raccomanda inoltre di focalizzarsi su questioni concrete correlate al vissuto di allieve e allievi, ciò che favorisce il loro impegno. Un modo per avvicinarli alle questioni dell’AI è l’esempio di ChatGPT. Questo strumento funziona sulla base di miliardi di parole e documenti diversi, e permette in parti­ colare di creare testi e rispondere a domande. Ecco alcuni fatti, sfide e piste per l’insegnamento dell’ESS tratti da questo esempio:

Tabella 2: Fatti e sfide dell’IA e piste ESS per l’insegnamento basate sull’esempio di ChatGPT; rappresentazione propria.

In tutte queste parti, l’insegnante non deve né dire cosa è “giusto” o “sbagliato”, né cercare di convincere i propri allievi e le proprie allieve in un modo o nell’altro. Può esprimere la propria opinione, purché sia presentata come un’opinione tra le altre. Questo è correlato al consenso di Beutelsbach (Frech & Richter, 2017), a cui fa riferimento l’ESS.

Conclusione: cosa vogliamo fare con l’IA?

L’IA presenta vantaggi e limiti. È quindi importante che nell’am­ bito dell’insegnamento si permetta a tutti gli allievi e tutte le allieve di acquisire solide conoscenze in materia, per poi con­ sentire loro di capire il suo funzionamento e i suoi utilizzi. A partire da lì, allieve e allievi possono discutere sulle sfide in gioco in quest’ambito e quindi sviluppare competenze ESS, le quali sono preziose per affrontare qualsiasi problematica com­ plessa come l’IA: ad esempio condurre un’analisi sistemica, porre domande etiche e riflettere sui propri valori, argomentare il proprio punto di vista e farlo evolvere, affinare il proprio senso critico. In sintesi, si tratta di essere in grado di “riflettere non a ciò che possiamo fare con l’IA, ma a ciò che vogliamo farne”2 (Devillers, 2021, pag. 210).

Bibliografia

Brief History of AI (D. Bowen). (2020, mai). Microsoft Australia. Aufgerufen am 15. Februar 2023.

Devillers, L. (2021). Human–Robot Interactions and Affective Computing: The Ethical Implications. Springer eBooks, 205–211.

Frech, S., & Richter, D. (Eds.) (2017). Der Beutelsbacher Konsens. Schwalbach/Ts.: Wochenschau Verlag.

Khakurel, J., Penzenstadler, B., Porras, J., Knutas, A. & Zhang, W. (2018). The Rise of Artificial Intelligence under the Lens of Sustainability. Technologies (Basel), 6(4), 100. 

Nishant, R., Kennedy, M. & Corbett, J. (2020). Artificial intelligence for sustainability: Challenges, opportunities, and a research agenda. International Journal of Information Management, 53, 102104.

Pagina seguente

Torna alla panoramica

Contatto

dott. Isabelle Bosset
Basi e riferimento
Fondamenti scientifici
+41 31 321 00 28